Il cellulare del futuro? Si piega ma non si spezza, si plasma in mano e in base alla forma che assume esegue comandi e chiamate a piacimento. O almeno è questo quello che promette un brevetto appena depositato da Nokia dopo anni di sperimentazioni, che mette a frutto tutta una serie di tecnologie di nuovissima generazione.'
Già un paio d'anni fa il colosso finlandese, in collaborazione con l'università di Cambridge, aveva presentato un «concept phone», chiamato Morph, che grazie all'uso delle nanotecnologie prometteva flessibilità e trasparenza. Con il nuovo brevetto, però, la casa finlandese fa un passo avanti, definendo un'interfaccia innovativa che usa accelerometri, inchiostro elettronico e soprattutto i nuovissimi schermi Oled, pieghevoli e flessibili.
Curvando il cellulare a mò di bicchiere, spiega il documento depositato all'ufficio brevetti Usa, si aziona la ricerca di bar e pub nelle vicinanze. Dandogli la forma di una scodella, il telefonino cercherà invece ristoranti e bar, e per trovare un'hotel basterà piegare il dispositivo a metà, formando una tenda.
Anche se a prima vista questo tipo di comandi e funzioni possono suscitare perplessità, in merito alla loro effettiva utilità, bisogna però tener conto che prima dell'avvento dell'iPhone e della console Wii, per fare solo due esempi, le applicazioni dell'accelerometro - che consente all'apparecchio di avvertire movimenti e cambiamenti di posizione - sembravano altrettanto poco pratiche. Nel cellulare del futuro concepito dalla Nokia, poi, ci sono altre tecnologie avanzate, come lo schermo flessibile, che è la parte portante di tutto l'apparecchio. Gli attuali schermi a cristalli liquidi, infatti, si possono ruotare ma non piegare. Il documento non scende nei dettagli, e dagli scarni e schematici disegni a corredo non è possibile desumere più di tanto, ma il «Flexible concept phone» finlandese dovrebbe fare sicuramente affidamento sulla tecnologia Oled (Organic Light Emitting Diode ovvero diodo organico ad emissione di luce). Due anni fa, quando Nokia presentò il 'Morph', il telefonino di allora sembrava solo un progetto carino e futuribile, ma nel frattempo la tecnologia ha fatto passi avanti molto consistenti e alla fiera dell'elettronica di Las Vegas, la coreana Samsung, costruttrice di questi schermi, ha presentato tutta una serie di prodotti basati sulla tecnologia Oled a matrice attiva (AMOled), la sua evoluzione più recente. E, a quanto risulta, i coreani dicono di essere pronti per la produzione di massa di tali componenti.
Rimane da capire quale uso pratico può avere un cellulare che si piega o si allunga per telefonare o eseguire comandi di vario tipo. In rete gli esperti che in queste ore stanno commentando online la svolta tecnologica della Nokia, le funzioni proposte sono intuitive e potrebbero incontrare il favore del pubblico. Se questo accadra, il colosso mondiale che dei cellulari potrebbe riprendere la leadership del settore più avanzato, quello dei telefonini intelligenti, conquistato dalla Apple con l'iPhone.
Il cellulare flessibile non è comunque solo nelle mire della Nokia. Il primo prototipo di cellulare-braccialetto era stato sviluppato dalla Tao Ma nel 2007, e già dall'anno scorso costruttori del calibro di Sony e Samsung hanno mostrato al mondo i loro schermi Oled flessibili, con i quali potrebbero realizzare apparecchi ripiegabili e tascabili, in grado anche di avere connettività wireless, Internet e cellulare.